Over turismo, domanda e offerta turistica - Lago di Como

Due temi specifici sono stati protagonisti delle mie giornate di Maggio.

Da un lato il divario sempre più ampio tra domanda e offerta turistica e dall’altro il ruolo sempre più basilare della sostenibilità in un territorio.

In particolare in merito al turismo sostenibile i turisti apprezzano operatori e destinazioni che utilizzano come base questo approccio, che si impegnano per diventare più green (negli ambiti del risparmio energetico e diminuzione dell’inquinamento), che si rendono più accessibile e che re investono nel sociale i profitti.

Credono, giustamente secondo me, che l’approccio sostenibile debba essere alla base del settore, non una caratteristica da dover cercare, non un’aggiunta da dover richiedere.

(indicato dalle ultime analisi booking.com analizzate da Samuel Piana nel suo podcast).

Il problema che nasce da questo risultato è una motivazione inferiore per operatori e per destinazioni di fare meglio e di più. Poiché se non sentiamo il problema, il dolore non cerchiamo soluzioni.

I turisti cercano e chiedono, invece, prodotti e caratteristiche specifiche per il territorio che vogliono scoprire (escursioni con vari mezzi, visite guidate, tour da fare accompagnati o in autonomia, cooking class e degustioni). A questo punto, a questo livello inizia il secondo argomento, ossia il divario tra domanda e offerta.

Questo divario ha spazio di espansione e crescita soprattutto in quelle destinazioni che non sono gestite. A proposito di questo voglio portare il caso studio del Lago di Como e in particolare di Como e Brunate (comune di 1500 abitanti)  collegati dalla famosa funicolare.

Como e tutto il suo Lago (ramo di Lecco e Como) ha visto un aumento del turismo negli ultimi 10 anni, in parte voluto e programmato, in parte esploso e abbastanza fuori controllo.

Da un lato, il turismo organizzato fatto di incontri tra operatori di incoming e outgoing, di eventi e matrimoni nelle ville comunali (in particolare a Como) è sicuramente interessante.

Il lato non gestito è quello degli arrivi individuali.

Le persone che vedono la pubblicità e condivisione social da celebrità e “influencer“ e vogliono vedere gli stessi posti e fare anche loro la loro bella condivisione pubblica, senza però sapere dove stanno andando.

Queste persone stanno contribuendo a generare il fenomeno dell’overtourism a Como e su lago.

Over turismo Lago di Como

Il 21 maggio ho partecipato ad una interessante conferenza a Brunate (comune vicino a Como, collegato dalla famosa funicolare) sul turismo e sull’over turismo.

L’intervento che mi ha maggiormente colpita è stata la presentazione della ricerca sviluppata dal comune di Brunate, fase iniziale di un percorso molto interessante per migliorare il turismo nel comune. Turismo che solo apparentemente arriva a Brunate, ma che in realtà non porta niente alle attività presenti e ai residenti.

 

I dati 2023 di Brunate

1500 abitanti (circa) in diminuzione

460 posti letto

1 milione 430 000 passaggi ( 10 ore a pieno carico) soprattutto da luglio a settembre

Il risultato per i residenti però è soprattutto una sensazione di Paese preso d’assalto.

Come molto spesso succede nei casi di inizio over turismo il problema percepito è soprattutto quello dei day tripper, persone che visitano il luogo in giornata o mattinata, oppure ancora come succede a Brunate, il tempo di una corsa di funicolare.

Se oltre a questo aggiungiamo chi si reca sul posto con la vettura privata, abbiamo anche il traffico tra le cose da sistemare.

Dalla ricerca effettuata sul campo con 37 interviste semi strutturate a Amministratori, imprenditori e persone attive residenti esce la voglia di mostrare la propria identità ai turisti, il bisogno di farsi conoscere, ma di avere anche un turismo spendente nel territorio.

La ricerca indica come obiettivo per Brunate di diventare sempre più un luogo interessante per giovani coppie e un luogo di visita culturale.

Si è posto l’obiettivo di creare Itinerari diversi a seconda dell’interesse dei turisti paesaggio, liberty, Volta e museo per generare posti di lavoro e diversificare l’offerta turistica.

Un’offerta che ha come obiettivo il territorio che si presenta, che vuole farsi conoscere.

L’analisi svolta da Michele Bianchi, con il comune di Brunate è molto interessante per notare le necessità simili tra le varie categorie di persone. Durante le interviste diversi sentimenti sono usciti dagli intervistati dalla paura all’entusiasmo e voglia di fare.

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