Hotel Sostenibile: una definizione ancora troppo legata all’aspetto green
Il sito vacanzesostenibili.com (e molti altri tra cui Qui Finanza) definisce hotel sostenibile una struttura recettiva, possibilmente arredata e costruita con materiali eco-compatibili, dotata di pannelli solari per produrre elettricità e fornire acqua calda e di un sistema di raccolta differenziata e riciclo.
Questa è certamente una parte importante, infatti ho pubblicato un articolo su come iniziare a misurare questa parte dell’approccio sostenibile.
Sono convinta da sempre ( o almeno dal lontano 2011 ) che si debba e si possa fare di più.
La mia definizione di hotel sostenibile è una struttura ricettiva che lavora e si impegna quotidianamente e continuativamente per migliorarsi dal punto di vista dell’impatto ambientale, economico e sociale. Una struttura che collabora con altre organizzazioni del territorio, che monitora il proprio impatto (positivo e negativo) e che aiuta la stessa a migliorare.
Fortunatamente anche qualcuno nel settore in Italia condivide la mia definizione più ampia, si tratta di Ecobnb.
Questo articolo di Vanity Fair del 2021 sembra confermare il “ nostro” pensiero.
Ecco cosa rende speciali gli hotel promossi nell’articolo
✔️pratiche “green” attente a salvaguardare l’ambiente, come per esempio l’uso di fonti rinnovabili per la produzione di energia o l’eliminazione di plastica monouso sono la base;
✔️le strutture si devono impegnare a offrire esperienze agli ospiti che non abbiano un impatto sull’ambiente e sulle comunità locali.
Come?
✔️La parola d’ordine è collaborazione.
L’obiettivo per essere un hotel sostenibile deve essere proteggere tutte le risorse naturali e umane, tenendo conto di fattori esterni come le catene di approvvigionamento, la comunità e la fauna selvatica.
Non limitarsi al proprio piccolo orticello e agli interessi diretti. Alcuni esempi molto interessanti presentati dall’articolo di Vanity Fair.
Six Senses Douro Valley – Lamego, Portogallo ha protetto un bosco di 4 ettari nella proprietà, finanzia l’APEGA Donkey Refuge vicino al confine spagnolo, che protegge gli ultimi asini Miranda, in via d’estinzione e ha adottato un tratto di 500 metri della riva del fiume, per monitorare e mantenere le condizioni adeguate per la fauna e la flora del luogo.
Inoltre, l’albergo sostiene anche associazioni impegnate con la comunità locale: Bagos D’Ouro, aiuta i bambini di famiglie svantaggiate della Valle del Douro per garantire l’educazione fino all’università; l’Associazione Afonsinhos gestisce una squadra di calcio che promuove l’inclusione sociale attraverso lo sport.
Per ridurre l’impatto sul tessuto socio-economico del territorio, il Relais & Châteaux Suján Sher Bagh in Rajasthan ha definito un chiaro programma di corporate social responsibility a cui gli ospiti possono partecipare attivamente per creare valore viaggiando. Il Relais svolge un ruolo attivo nella conservazione della fauna indigena nel proprio habitat naturale la riserva delle tigri di Ranthambhore e collabora in modo stabile con Dastkar, un’associazione no profit locale che favorisce l’emancipazione femminile attraverso l’artigianato.
L’ Hilton London Bankside ha un approccio interessante. Sul tetto dell’hotel è stato creato un prato e sono stati installati diversi alveari per aiutare a rivitalizzare la popolazione di api in grave diminuzione nella città.
Consapevole della crescente domanda di una vita sempre più indirizzata al consume vegetale, Hilton ha realizzato qui la sua prima suite al mondo completamente vegana, fornendo così un unicum per chi sceglie questo approccio etico alla vita.
Il resort Baglio Oneto dei Principi di San Lorenzo a Marsala, in Italia, ha affidato al suo energy manager il proprio approccio alla sostenibilità, scelte e investimenti.
Il resort ha avviato anche delle collaborazioni con enti universitari per approfondire la conoscenza delle criticità aziendali a livello energetico con l’obiettivo di un miglioramento continuo e formato il personale su questi temi.
L’attenzione all’ambiente e al territorio è dimostrata anche dalla scelta di utilizzare prodotti alimentari di origine regionale all’80%, e sostenere con attività e investimenti il territorio. Tour e visite sono organizzati in collaborazione con operatori locali, e il 99% dello staff è composto da professionisti di questa regione.
L’Aristi Mountain Resort in Grecia fa parte del gruppo Beyond Green e oltre a rappresentare una parte di Grecia nascosta e sconosciuta ai più contribuisce al restauro e alla manutenzione del Monastero Panagia Spiliotissa di Aristi, che risale al XV secolo.
Gli hotel menzionati hanno sviluppato o collaborato con queste attività
- Rifugi per animali protetti e progetti di conservazione di fauna e flora.
- Monitoraggio di porzioni del territorio.
- Associazioni per l’inclusione sociale e l’educazione.
- Programmi di responsabilità sociale d’azienda.
- Organizzazioni per il lavoro e l’emancipazione femminile.
- Tetti verdi e progetti di recupero per le api.
- Collaborazione con operatori locali e fornitori selezionati.
- Formazione del personale.
- Coinvolgimento in programmi culturali, sia tramite visite organizzate che contribuendo a recuperi e restauri.
Gli esempi indicati hanno dimostrato che è possibile fare di più, andare oltre.
Gli hotel presentati nell’articolo hanno creato o contribuito a creare quella che viene definita ospitalità sostenibile nella destinazione.
Questo è un altro argomento molto interessante per il prossimo articolo!
Sara
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