Indicatori del turismo sostenibile in italia e nel mondo (alcuni casi studio)

ETIS toolkit European Tourism Indicator System

Molto spesso sentiamo parlare di turismo sostenibile, molto meno di misure e indicatori. In questo articolo nomino alcuni indicatori e soprattutto alcuni casi studio, alcune realtà che hanno utilizzato e che li utilizzano per tenere monitorato il proprio territorio. 

Tra gli indicatori spiccano per importanza I criteri del Gstc, il sistema europeo di indicatori per il turismo (eu toolkit for sustainable destination) e i più recenti standard globali adottati dall’ONU (SF-MST) Statistical Framework for Mesuring the Sustainability of Tourism in Italiano il Quadro degli standard per la misurazione della sostenibilità del turismo.  

Questa è una delle parti più noiose e difficili per tante persone: la teoria. In particolare l’elenco di criteri e standard.

Ti assicuro, però, che è molto utile conoscerli e averli come riferimenti e quando capisci come sfruttarli, allora diventa la parte più divertente, quasi (ma solo quasi!) un gioco. 

Il mio compito qui però non è ancora renderli un gioco, percui affrontiamoli con coraggio. 

GSTC

I criteri del global Sustainable Tourism Council sono disponbili in inglese per hotel, tour operator, destinazione e settore MICE.

In italiano, al momento sono disponibili i criteri per hotel e tour operator. La versione italiana è disponibile al seguente link https://www.gstcouncil.org/gstc-criteria/criteria-translations/ procedendo verso il basso nell’elenco.

I criteri sono suddivisi in 4 sezioni:
Gestione sostenibile
Massimizzare i benefici sociali ed economici per la comunità locale e minimizzare gli impatti negativi
Massimizzare i benefici al patrimonio culturale e minimizzare l’impatto negativo
Massimizzare i benefici per l’ambiente e minimizzare l’impatto negativo.

gstc logo

Gli indicatori europei

Il toolkit si articola in quattro parti, oggi qui trovi la 3 parte ossia gli indicatori. Ti invito a scaricare la guida se ritieni utile approfondire l’argomento. https://www.regioni.it/cms/file/Image/upload/2014/05_SistEurIndicatoriTur_Manuale_NB3213182ITC.pdf 

La Parte 1 illustra il concetto di gestione sostenibile delle destinazioni. 

La Parte 2 è una guida passo a passo all’attuazione del Sistema. 

La Parte 3 contiene una sintesi degli indicatori principali e opzionali. 

La Parte 4 spiega come utilizzare il dataset della destinazione, uno strumento sviluppato per acquisire i dati raccolti dalle parti interessate.  

EU-Indicator-Toolkit b section
EU-Indicator-Toolkit section D2

Global standards adopted by the UN (SF MST)

Dulcis in fundo: gli standard globali adottati dall’ONU (SF MST)

global standards adopted by the UN (SF MST)

Gli indicatori generali sono i classici indicatori turistici utili per obiettivi di comprensione dello stato attuale del turismo in un territorio. 

  • Durata del soggiorno
  • Concentrazione del turismo: Numero di visitatori (per 100 residenti; o numero di visitatori per ettaro di terra abitabile). Questo indicatore è importante per misurare l’overtourism
  • Dipendenza dai visitatori del turismo
  • Stagionalità del turismo: Variazioni negli arrivi del visitatore  in un orizzonte di tempo regolare e con frequenza regolare. 

Gli indicatori economici sono:

  • Emissioni ambientali di gas a effetto serra: emissioni di gas serra del turismo per visitatore; 
  • Flussi di rifiuti solidi: rifiuti solidi generati dal settore turistico per visitatore/turista;
  • Flussi di acqua: consumo d’acqua nel turismo per visitatore/turista e per pernottamento; 
  • Acque reflue: acque reflue prodotte dal turismo per pernottamento
  • Risorse idriche: uso annuale di acqua potabile da parte del settore turistico
  • Flussi energetici: quantità di energia utilizzata da parte del settore turistico
  • Estensione degli ecosistemi (per le aree turistiche): Percentuale di ecosistemi legati al turismo rispetto alla superficie turistica totale; Percentuale delle aree protette (marine e terrestri) rispetto alla superficie turistica totale
  • Flussi dei servizi degli ecosistemi per le aree turistiche: Totale dei servizi legati alla ricreazione in un’area turistica. 

Indicatori sociali sono:

  • Soddisfazione sociale del visitatore: Percentuale di visitatori soddisfatti dell’esperienza complessiva nella destinazione. 
  • Percezione della comunità ospitante. 
  • Lavoro dignitoso: Percentuale di retribuzione dei lavoratori rispetto al valore aggiunto diretto del turismo nel settore turistico.
  • Amministrazione: implementazione di strumenti di contabilità per monitorare gli aspetti economici e ambientali della sostenibilità del turismo.

Nota la corrispondenza tra le cosidette dimensioni e sezioni, in tutti i criteri ed indicatori. Le dimensioni da valutare sono molteplici, non solo la parte di impatto ambientale. 

Nota una caratteristica comune degli indicatori: forniscono per la maggior parte richieste di misurazione.   

Casi studio di utilizzo degli indicatori in Italia ed Europa.

Ci sono delle esperienze interessanti da riportare ad esempio Visit South Sardinia “VSS” e destination management organization (DMO) e visit Malta. Ho provato a contattare queste organizzazioni ma purtroppo non ho avuto riscontro diretto e aggiornamento sullo stato attuale delle destinazioni. Per Visit South Sardinia non ho trovato nessun aggiornamento dopo il 2016, per un premio sempre collegato al lavoro svolto tra 2013 e 2014 che descrivo nelle righe successive. 

 

Visit Malta, invece, sembra ancora interessata a lavorare sulle tematiche del turismo sostenibile, deduco questo dalla presentione di Malta durante la conferenza del GSTC e dalle informazioni presenti sul sito alla voce Eco certification. E’ nata una collaborazione con GSTC per migliorare alcuni aspetti nell’ambito della sostenibiità e per sostituire la certificazione nazionale creata nel 2002 dal governo maltese. In più ho trovato conferma dell’inserimento della sostenibilità e del cambiamento climatico nel piano strategico 2021 – 2030 con azioni mirate a studiare il fenomeno e migliorare la risposta dell’isola.

Visit South Sardinia

Le conclusioni dello studio An Assessment of the Implementation of the European Tourism Indicator System for Sustainable Destinations in Italy indicano che l’analisi complessiva dell’ETIS (European Tourism Indicator System) ha dimostrato che la destinazione conosciuta cine Visit South Sardegna (VSS) può essere considerata una destinazione sostenibile.

 

Nonostante l’ampia presenza di turismo in quest’area, i residenti non hanno percepito il turismo come un’intrusione nella loro vita personale; al contrario, ritengono che il turismo contribuisca a valorizzare la peculiarità della destinazione, rafforzandone l’identità, la cultura e il patrimonio locale. 

 

I turisti si sono dimostrati molto soddisfatti delle loro esperienze in questa destinazione e più della metà di loro è tornata entro un periodo di 5 anni.

In generale, l’elevata qualità dell’ambiente marino e territoriale è stata confermata da ciascuno degli indicatori ambientali. 

 

A dimostrazione di questa affermazione ci sono i dati raccolti tramite statistiche ufficiali (ISTAT e ISPRA) e tramite questionari alle varie realtà della destinazione. 

Gli indicatori utilizzati sono: 

Etis A
Etis indicator D

La Tabella 2 mostra i valori degli otto indicatori stimati per l’anno 2015. Questi vaori rivelano chiaramente i punti di forza della DMO in termini di sostenibilità. 

 

Questa DMO ha uno dei valori più alti per la dimensione turistica in Italia (circa 174.000 pernottamenti turistici al mese e un tasso di occupazione del 50% dei posti letto disponibili, cioè 15,1 posti letto ogni 100 residenti nell’area per la ricettività commerciale). La  qualità dell’area marina circostante resta notevole.

B.1.1. 173.426,58 (pernottamenti per mese)
B.2.1. 6 giorni  (Durata media del soggiorno)
B. 2. 2. 49,4% (Tasso di occupazione degli alloggi commerciali per mese e media annuale)
C.1.1.2. 15,1 (Numero di posti letto disponibili in attività commerciali per ogni 100 residenti).
D.3.1. 104,798,3 tonnellate Volume di rifiuti prodotti dalla destinazione (tonnellate per residente, per anno o mese).
D.3.1.1. 100% (Percentuale delle aziende turistiche che effettuano la raccolta differenziata).
D.9.1. 0% Livelli di contaminazione per 10 ml (fecal coliforms, campylobacter).
D9.1.1. 0 Numero di giorni di chiusura della spiaggia per contaminazione.

La Tabella 3 mostra i valori degli indicatori stimati utilizzando i dati raccolti attraverso l’indagine sui residenti. I risultati indicano che la stagionalità ha influenzato il livello di soddisfazione dei residenti nel VSS in relazione al turismo. 

 

In particolare,  è stato riscontrato che gli intervistati erano molto soddisfatti in alta stagione, ma molto insoddisfatti in bassa stagione. Inoltre, sebbene la maggior parte dei residenti ritenga che il turismo contribuisca a rafforzare la peculiarità della destinazione VSS e a valorizzare l’identità, la cultura e il patrimonio locale, essi ritengono che il loro coinvolgimento nella pianificazione e nello sviluppo del turismo avrebbe potuto essere più ampio.

A.1.1. 1 35,6% Percentuale di residenti soddisfatti del loro coinvolgimento nella pianificazione e nello sviluppo turismo della destinazione
C.1.1.1.  (estate) 75,5% Percentuale dei residenti  che sono soddisfatti del turismo nella regione. 
C.1.1.1. (inverno) 25,9% Percentuale dei residenti  che sono soddisfatti del turismo nella regione. 
C.1.1.1. (autunno) 30,07% Percentuale dei residenti  che sono soddisfatti del turismo nella regione. 
C.1.1.1. (primavera) 60,9% Percentuale dei residenti  che sono soddisfatti del turismo nella regione. 
C.4.1.1.  60,8% Percentuale di residenti che hanno idea dell’impatto (positivo o negativo) del turismo  nell’identità della destinazione.
Tab 3 VSS etis case study 2013

Tabella 4. Le risposte raccolte hanno rivelato che quasi tutti i turisti e i visitatori giornalieri (92,2%) sono molto soddisfatti della loro esperienza complessiva nella destinazione VSS e più della metà degli intervistati (56,2%) l’ha visitata almeno una volta negli ultimi 5 anni. 

Considerando la mancanza di dati sull’impatto economico locale del turismo, la spesa media giornaliera dei visitatori giornalieri (37) e quella dei turisti (56) sono stati considerati due dei più importanti indicatori valutati. 

 

È degno di nota il fatto che, in riferimento agli indicatori più legati al grado di sviluppo sostenibile, solo il 39% degli intervistati era a conoscenza degli sforzi per promuovere destinazioni sostenibili (indicatore A.4.1) e poco più del 50% dei turisti era soddisfatto dell’accessibilità della destinazione per le persone con disabilità o con requisiti di accesso specifici (indicatore C.3.2.1). 

 

La valutazione degli indicatori relativi alla dimensione ambientale ha rivelato che il 44,8% degli intervistati ha utilizzato diverse modalità di trasporto per raggiungere la destinazione (indicatore D.1.1), ma solo il 40,1% ha utilizzato servizi di mobilità locale/“dolce”/trasporto pubblico per spostarsi all’interno del sito di destinazione (indicatore D.1.1.1).

 

In media, i turisti hanno percorso 1.160 km da e verso casa (indicatore D.1.2), mentre i visitatori in giornata hanno percorso 90 km da e verso la destinazione (indicatore D.1.2.1).

A.3.1. 4,5 92,2% Percentuale di visitatori soddifatti nel compesso dell’esperienza
A.3.1.1. 4,9 56,2% Percentuale di persone visitatori di ritorno (in 5 anni)
A.4.1. 6,5 38,8% Percentuale di visitatori che indicano di essere  consapevoli  degli sforzi per la sostenibilità della destinazione.
B.1.1.3. 10,5 37,38€ Spesa giornaliera per visitatori in giornata
B.1.2. 1,9 56,02€ Spesa giornaliera per turisti (soggiorno, cibo e bevande, altri servizi)
B.2.1.1. 7,0 7,34h Durata media della visita  (per i visitatori giornalieri)
C.3.2.1. 1,7 58,3% Percentuale dei visitatori soddisfatti dell’accessibilità della destinazione per le persone con disabilità o con requisiti di accesso specifici
D.1.1. 0 44,8% Percentuale di visitatori che utilizzano diverse modalità di trasporto per raggiungere la destinazione
D.1.1.1. 0 40.1% Percentuale di visitatori che hanno utilizzato servizi di mobilità locale/“dolce”/trasporto pubblico per spostarsi all’interno del sito di destinazione 
D.1.2. 0 1160 km Distanze percorse da e verso casa per soggiornare nella destinazione
D.1.2.1. 11,4 90 km Distanza percorsa per visitare in giornata la destinazione.

 

Tabella 5. Non sono presenti, purtroppo, i valori per gli indicatori inerenti alle attività economiche poichè i dati a disposizione dei ricercatori non sono sufficienti (gli errori vanno dal 12% al 52%). L’unica cosa possibile da fare in questo caso è condividere gli indicatori che avrebbero dovuto e voluto usare. 

A21 Percentuale delle aziende turistiche nella destinazione che utilizzano una certificazione verificata per (misure inerenti all) ambiente, qualità, sostenibilità o csr.  
A221 Numero di aziende turistiche con report della sostenibilità in accordo con gli standard della Global Reporting Initiative (GRI). 
A411 La percentuale di aziende che comunica il proprio sforzo per la sostenibilità per i loro prodotti, marketing o marchio(brand). 
B221 Prezzo medio per camera nella destinazione
B311 Percentuale di lavori stagionali nel turismo
B312 Percentuale di aziende turisitche che forniscono tirocinio per studenti
B41 Percentuel di aziende turistiche verificate per la sicurezza antincendio nell’ultimo anno. 
B51 Percentuale di aziende turistiche che si muovono per utilizzare fornitori locali, prodotti e servizi locali, sostenibili ed etici. 
B512 Percentuale di aziende turistiche che si forniscono minimo 25% da produttori locali e regionali (per cibo e bevande)
C21 Percentuali di uomini e donne assunti nel settore turismo
C211 Percentuale di aziende turistiche in cui la posizione del general manager è affidata ad una donna.
C212 Stipendio medio nel turismo per le donne, in comparazione allo stipendio medio per gli uomini. 
C31 Percentuale di strutture con camera accessibile per persone con disabilità e / o partecipazione a percorsi riconosciuti per l’accessibilità. 
D21 Percentuale di aziende turistiche coinvolte in percorsi per la mitighazione del cambiamento climatico, ad esempio: compensazione della CO2, sistemi a bassa energia.
D311 Percentuale di aziende turistiche che differenziano i rifiuti
D411 Percentualedi aziende turistiche collegate al sistema fognario centrale
D51 Consumo dell’acqua potabile per pernottamento, in confronto al consumo di acqua della popolazione generale, per notte.  
D511 Percentuale di aziende turistiche con docce con flusso ridotto di acqua, rubinetti e/o wc e toilette con doppio flusso (basso e medio). 
D512 Percentuale di aziende turistiche che utlizzano acqua riciclata
D61 Consumo energetico per pernottamento, in confronto a consumo generale energetico per persona per notte. 
D611 Percentuale delle aziende turistiche che utilizza illuminazione a basso impatto energetico.
D612 Percentuale della quantità annuale di energia consumata  da fonte rinnovabile, in confronto con il totale consumato.
D711 Percentuale di aziende turistiche che supportano protezione, conservazione e gestione della biodiversità locale e del paesaggio.

 

Tab 5 VSS etis case study 2013

La tabella 6 indica le risposte al questionario dedicato agli enti pubblici. Cagliari ha dimostrato di essere un po’ meno coinvolta rispetto ad altre località.

tab 6 VSS etis case study 2013

Malta

visit malta

Malta lavora da anni alla propria strategia di sviluppo turistico. Nel 2002 il governo decide di sviluppare un proprio schema di certificazione nazionale. 

Malta prova a chiedere il riconoscimento della certificazione da parte del gstc ma incontra qualche difficoltà 

 

Da allora e soprattutto negli ultimi anni il governo maltese ha valutato come procedere per migliorare la propria strategia. 

 

La più recente strategia turistica 2021 – 2030 si rivolge a obiettivi specifici legati a KPI e SDG.

Per raggiungere gli obiettivi individuati Malta continua un percorso di miglioramento e coinvolge il GSTC per avere supporto e ispirazione. 

Uno dei cardini della strategia turistica è il fatti che Malta non sarà in grado di costruire un’industria turistica sostenibile se le sue priorità turistiche sono guidate principalmente dall’incremento dei posti letto. È necessario concentrarsi su ciò che è meglio per il Paese, l’economia e la popolazione ospitante.

La strategia è influenzata da diversi principi chiave che sono considerati fondamentali per guidare lo sviluppo del turismo a Malta. Questi principi sono motivati dalla situazione interna e dalle priorità nazionali per il settore e il suo contributo all’economia in generale. 

Questi principi si riferiscono agli impegni e agli obblighi che Malta ha nei confronti dell’Unione Europea e di altre istituzioni, e quindi le influenze non sono solo esterne ma anche locali. Di conseguenza, la Strategia per il Turismo proposta costituirà l’impegno dell’industria turistica a sostenere e rispettare gli obblighi di Malta derivanti dalle sue diverse aree di attività.

A livello Nazionale 

– Ricostruire il turismo maltese post-COVID19; 

– Ricostruzione e crescita della connettività aerea; 

– Protezione dell’ambiente; 

– Obiettivi di neutralità rispetto al carbonio; 

– Migliorare la soddisfazione dei visitatori attraverso una migliore gestione del turismo grazie allo sfruttamento dei dati e all’uso delle moderne tecnologie di digitalizzazione; 

– Massimizzazione del valore aggiunto sia economico che sociale; 

– Affrontare i problemi di sovraccapacità settoriale che indicano la necessità di riorientare le opportunità di investimento; 

– Pianificazione di un numero e di categorie adeguate di risorse umane legate al turismo attraverso canali di formazione e di sviluppo professionale adeguati;

A livello Internazionale 

– COVID-19 e post-COVID-19; 

– Cambiamento climatico; 

– L’agenda delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile; 

– Il Green Deal dell’UE; 

– La strategia digitale dell’UE; 

– La strategia europea sui dati; 

– Convenzione ONU sulla diversità biologica.

La strategia ha l’obiettivo di implementare i principi chiave sul campo. I Principi Chiave sanciscono valori sostenibili, mirano a garantire agli operatori un’equa remunerazione degli investimenti, in particolare nel periodo di ripresa post-COVID, e puntano molto sull’educazione come mezzo per migliorare non solo il servizio e l’ospitalità, ma anche per innalzare il livello di qualità del servizio offerto.

Analisi Pestel and Swot

Avendo sempre in mente la ricerca di soluzioni per i Principi Chiave Visit Malta ha scelto di analizzare la situazione tramite le analisi PESTEL e SWOT. 

L’analisi PESTEL esamina i fattori politici, economici, sociali, tecnologici, ambientali e legali che influenzano il turismo a Malta.  

L’analisi PESTEL viene spesso utilizzata insieme all’analisi SWOT (Strengths, Weaknesses, Opportunities, Threats) per identificare le opportunità e le minacce in un modo più strutturato che garantisce la considerazione di tutti i possibili fattori.

National-Tourism-Strategy-2021-2030-pdf
National-Tourism-Strategy-2021-2030 SWOT
National-Tourism-Strategy-2021-2030 SWOT

In base all’analisi PESTEL e SWOT della destinazione, sono emerse diverse opzioni strategiche e alternative da prendere in considerazione: 

Le 13 sfide elencate di seguito rappresentano sfide strategiche. Il termine “sfide strategiche” si riferisce a quelle pressioni che esercitano un’influenza decisiva sulla probabilità di successo futuro. Queste sfide guidano e influenzano la futura posizione competitiva della destinazione rispetto ad altri fornitori di prodotti simili. 

L’ordine di scrittura non è casuale, ma indica l’ordine di priorità e importanza.

  • Ricostruzione della rete di rotte aeree 
  • Migliorare l’esperienza dei visitatori 
  • Migliorare l’aspetto generale del Paese 
  • Integrare la qualità a tutti i livelli della catena produttiva 
  • Gestire lo sviluppo delle strutture ricettive 
  • Riorientare i potenziali investimenti in posti letto in altre aree chiave 
  • Affrontare la dimensione HR e i requisiti dell’offerta 
  • Aumentare la spesa pro capite 
  • Rilanciare la redditività del settore 
  • individuare modalità di ripresa  in condizioni di rallentamento del mercato 
  • Ridurre al minimo la potenziale spirale dei prezzi al ribasso con conseguente calo delle tariffe 
  • Favorire la collaborazione trasversale tra le varie iniziative di turismo digitale 
  • Aumentare l’integrazione degli Obiettivi di sviluppo sostenibile e del Green Deal dell’UE.

La strategia presenta oltre alle 13 sfide strategiche indicate, 11 obiettivi strategici, ciascuno collegato a una serie specifica di obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, e 22 strategie individuali.  Le 22 Strategie presentano non meno di 125 Obiettivi e 245 Azioni derivanti da tali Obiettivi. 

 

In questo articolo riporto solo gli obiettivi e le azioni più rilevanti per la sfida di aumentare l’integrazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile e del Green Deal dell’UE.

Balconies of Malta

Strategia 10. Dare il giusto riconoscimento agli effetti negativi che il cambiamento climatico e il riscaldamento globale incontrollati sono destinati ad avere sull’attrattiva turistica del Paese e impegnarsi in uno sforzo nazionale e globale volto a realizzare viaggi “amici del clima” entro il 2050.

Obiettivo. Dare priorità all’affermazione di Malta come destinazione turistica amica del clima attraverso la duplice azione di comprendere e mitigare gli impatti del cambiamento climatico sul territorio locale e sulle sue infrastrutture turistiche e, allo stesso tempo, assumere un ruolo di primo piano a livello internazionale nella promozione del Climate Friendly Travel con l’industria dei viaggi, il mondo accademico e altri stakeholder come risposta alla minaccia esistenziale del riscaldamento globale.

Obiettivo 1. Comprendere l’impatto del cambiamento climatico sui viaggi e sul turismo.  Applicare la scienza alla realtà di Malta.  Quantificare l’entità e la natura della minaccia.

Azione 1 Seguire la letteratura, i risultati e le linee guida internazionali, in particolare quelli provenienti da territori simili a Malta.

Azione 2 Produrre aggiornamenti regolari sui livelli di minaccia per i diversi elementi identificati.

Obiettivo 2. Indagare i potenziali impatti del cambiamento climatico sulle strutture costiere di Malta, le infrastrutture, le spiagge, le strutture portuali, gli impianti residenziali e di ospitalità, le città storiche, la produzione di acqua e di energia, le strutture per la nautica da diporto, le falde acquifere, l’incidenza dei rischi naturali e altri fattori.   

Creare un indice di rischio turistico legato al cambiamento climatico.

Azione 1. Realizzare uno studio sugli impatti dei cambiamenti climatici sugli elementi identificati in questo obiettivo.

Azione 2. Sviluppare, produrre e aggiornare regolarmente un Indice di rischio turistico legato ai cambiamenti climatici per Malta.

Obiettivo 3. Applicare i risultati emersi dagli Obiettivi 1 e 2 per formare la base delle azioni da intraprendere per ridurre al minimo i rischi, influenzare le misure protettive/preventive, pianificare strategie alternative e redigere piani per creare un futuro riposizionamento di mercato accompagnato dalle relative iniziative di sviluppo del prodotto per adeguare l’offerta turistica alle nuove realtà emergenti.

Azione 1. Produrre un piano di risposta al cambiamento climatico nel settore turistico per Malta che preveda un mix di misure proattive e di mitigazione.

Azione 2. Seguire gli sviluppi e le risposte internazionali al cambiamento climatico per comprendere meglio gli sviluppi a livello mondiale e le modifiche e gli aggiustamenti necessari per adattare l’industria turistica alle situazioni in evoluzione.

Obiettivo 4. Categorizzare, quantificare e localizzare gli aspetti dell’industria turistica maltese che hanno maggiori probabilità di essere influenzati dai cambiamenti climatici. 

Azione 1. Generare un documento vivente che categorizzi, quantifichi e localizzi gli elementi del turismo maltese soggetti ai cambiamenti climatici.

Azione 2. Fornire aggiornamenti annuali di questo documento. 

Obiettivo 5. Individuare e studiare le migliori pratiche internazionali nei diversi settori in termini di misure di mitigazione.

Azione 1.  Partecipare a forum internazionali a livello europeo e mediterraneo.

Azione 2. Collaborare con aziende e organizzazioni specializzate per fornire un orientamento continuo in questo settore altamente tecnico.

Obiettivo 6.  Seguire e contribuire ai forum internazionali che discutono di cambiamenti climatici e viaggi e garantire che la prospettiva dei piccoli Stati insulari sia adeguatamente riconosciuta nelle discussioni e nel processo decisionale. 

Azione 1. Presentare la posizione e l’esperienza di Malta in termini di strutture decisionali per avvertirle dell’impatto delle decisioni e delle direttive che propongono. 

Obiettivo 7. Lavorare per affermare Malta come una credibile ed eccellente destinazione turistica amica del clima attraverso un ambizioso portafoglio di azioni locali e internazionali.

Azione 1. Intraprendere varie azioni a livello locale per affermare Malta come innovatore come destinazione di viaggio amica del clima. 

Azione 2. Assumere un ruolo di primo piano a livello internazionale nel guidare una discussione che riunisca la più ampia gamma di operatori e settori industriali, per sostenere la causa dei viaggi “Climate Friendly” come risposta tangibile al cambiamento climatico.

Strategia 11. Introdurre una serie di indicatori misurabili del clima e della sostenibilità per misurare adeguatamente l’impatto del turismo sull’ambiente, al fine di garantire che il futuro sviluppo turistico abbracci parametri sostenibili all’interno della più ampia gamma possibile di variabili misurabili. 

Misurare e monitorare l’attività del turismo nelle isole maltesi in modo da seguire i principi sanciti dagli Obiettivi di sviluppo sostenibile, in particolare i tredici Obiettivi su cui si concentra la presente strategia.  Sviluppare e produrre una serie di indicatori chiave di prestazione per misurare l’attività in termini di questi SDG che riconoscano le realtà specifiche che prevalgono nel territorio delle isole maltesi.  Applicare i risultati emersi da tali indicatori ai processi decisionali.

Obiettivo 1. Applicare le migliori pratiche internazionali e gli indicatori di sostenibilità selezionati in base alle esperienze di regioni e territori di dimensioni e caratteristiche simili al terrotorio maletese.

Azione 1. Utilizzare le competenze esistenti e disponibili per elaborare una serie di indicatori di sostenibilità per la destinazione.

Azione 2. Convertire gli indicatori in KPI ed elaborare metodi per misurarli e monitorarli regolarmente. 

Obiettivo 2. Utilizzare gli indicatori di Climate Friendly Travel per incoraggiare le iniziative di neutralità delle emissioni di carbonio delle destinazioni. 

Azione 1. Creare un elenco di indicatori per aree specifiche.

Azione 2. Monitorare costantemente.

Azione 3. Pubblicare, diffondere e intraprendere azioni in risposta.

Obiettivo 3. Trasformare gli indicatori in strumenti decisionali.

Azione 1. Creare sistemi per integrare le indicazioni provenienti dagli indicatori degli obiettivi 1 e 2 nel processo decisionale.

Obiettivo 4. Impegnarsi in forum internazionali per confrontare metodologie, risultati e aspirazioni in materia di sostenibilità.

Azione 1. Identificare e partecipare ai forum pertinenti.

Obiettivo 5. Concentrarsi attivamente sulle misure volte a promuovere l’integrazione e l’emancipazione di genere nell’industria del turismo. 

Azione 1. Ottenere una maggiore comprensione delle problematiche che influenzano l’integrazione e l’emancipazione di genere in generale e, nello specifico, nell’industria del turismo.

Azione 2. Individuare le aree di impiego dell’industria turistica che devono essere affrontate per migliorare l’integrazione e l’emancipazione di genere.

Azione 3. Formulare un piano d’azione con obiettivi e tempi chiari.

Obiettivo 6. Elaborare una Carta del Turismo Sostenibile che preveda l’adesione e l’applicazione da parte di tutti gli stakeholder. 

Azione 1. Incorporare le aspirazioni del Turismo Sostenibile della Destinazione attraverso la stesura di una Carta del Turismo Sostenibile per Malta.

Azione 2. Ottenere l’accettazione e l’ adesione alla Carta da parte di tutti gli stakeholder.

Azione 3. Utilizzare i principi sanciti nella Carta per redigere un Codice di condotta per il settore turistico.

Strategia 12. Costruire un forte impegno per la conservazione e la salvaguardia del patrimonio naturale e antropico, materiale e immateriale, riconoscendone la crescente rilevanza e importanza. 

Promuovere le aree protette come modelli di turismo sostenibile, favorendo viaggi responsabili nelle aree naturali, che preservino l’ambiente e sostengano il benessere delle popolazioni locali. 

Obiettivo. Consigliare, educare e familiarizzare l’industria turistica maltese con l’ampio spettro del patrimonio naturale e antropico di Malta, materiale e immateriale, per una sua maggiore integrazione all’interno dell’offerta turistica maltese. 

Obiettivo 1. Creare un elenco di attrazioni culturali/ereditarie tangibili e di altro tipo nelle isole maltesi, compreso il loro stato di protezione/conservazione.

Azione 1. Commissionare un inventario delle attrazioni culturali/ereditarie tangibili e delle altre attrazioni di cui all’obiettivo 1, compreso l’attuale standard di offerta.

Azione 2. Sfruttare le informazioni esistenti presso vari ministeri, agenzie e organizzazioni.

Obiettivo 2. Ricercare gli elementi culturali e tradizionali immateriali esistenti e passati, particolari per zone o località, in termini di rilevanza per valorizzare il carattere locale e diversificare l’offerta.  Includere la cultura contemporanea che si manifesta attraverso le arti e l’intrattenimento.

Azione 1. Estendere le fonti di informazione per l’obiettivo 1 per coprire anche gli elementi immateriali.

Obiettivo 3. Sfruttare l’ampia conoscenza dei Consigli locali, delle Organizzazioni di volontariato e delle ONG per completare gli Obiettivi 1 e 2 con ulteriori contributi e prove aneddotiche.

Azione 1. Espandere la dimensione locale per ricercare elementi specifici di natura tangibile e intangibile altrimenti sconosciuti e raccogliere le informazioni in modo utilizzabile.

Obiettivo 4. Includere la dimensione marina in primo luogo come zona distinta e aggiuntiva rispetto al territorio e in secondo luogo in termini di rilevanza specifica per ogni zona e località. 

Azione 1. Trattare la dimensione marittima come un’estensione naturale della terraferma e inventariare le sue dimensioni naturali, topografiche e socioculturali in aggiunta alle loro controparti terrestri. 

Azione 2. Porre maggiormente l’accento sull’importanza e la rilevanza delle Riserve Marine e cercare di proteggere e incrementare la vita marina attraverso una serie di misure che includono relitti e barriere artificiali per sostenere il mercato delle immersioni subacquee.

Obiettivo 5. Pubblicare, diffondere e pubblicizzare i risultati di questa strategia per fungere da forte motivatore per la crescita di un approccio più sostenibile allo sviluppo del turismo.

Garantire che le conoscenze emerse dagli obiettivi da 1 a 4 siano adeguatamente diffuse e pubblicizzate per aiutare a un maggiore apprezzamento e applicazione di questi valori tra le parti interessate.

Strategia 13. Assicurare fondi europei e nazionali per promuovere lo sviluppo e il miglioramento dei prodotti turistici. In collaborazione con altri Ministeri e Agenzie le cui competenze e responsabilità si sovrappongono al turismo.

Obiettivo. Il successo di questa strategia e dei suoi molteplici obiettivi dipende in larga misura dal continuo lancio di una serie programmata di interventi sui prodotti che riguardano le varie componenti dell’esperienza turistica.  Questi includono nuovi sviluppi, aggiornamenti dei prodotti, manutenzione e cura, conservazione, prodotti diretti e infrastrutture generali.  Tali interventi devono essere realizzati nell’ambito di un piano generale e in modo prioritario e le loro fonti di finanziamento devono essere identificate.

Obiettivo 1. Stabilire le priorità di finanziamento per la realizzazione dei diversi obiettivi di questa Strategia per il Turismo in termini di tempi, cronologia, ordine di priorità e fonti di finanziamento.

Azione 1. Elencare tutti i risultati che emergono dalla Strategia e presentarli in termini di finanziamenti, tempistiche e ordine di priorità. 

Obiettivo 2. Dare seguito all’obiettivo 1 attraverso l’elaborazione di piani aziendali e dichiarazioni di metodo per ogni requisito di finanziamento.

Azione 1. Elaborare piani aziendali e dichiarazioni di metodo specifici per ciascun progetto individuato, come previsto dall’obiettivo 1. 

Obiettivo 3. Tenersi aggiornati sulle opportunità e sugli strumenti di finanziamento dell’UE in linea con la qualità, la digitalizzazione, lo sviluppo delle risorse umane, la sostenibilità e i cambiamenti climatici che emergono da questa strategia.  Indagare queste opportunità in modo trasversale, da quelle nazionali a quelle disponibili per i Consigli locali, le ONG e le entità commerciali.

Azione 1. Mantenere i contatti e avviare discussioni continue con il Ministero responsabile dei finanziamenti UE, il Ministero delle Finanze e altri Ministeri/Agenzie.

Azione 2. Coinvolgere le competenze in materia di finanziamenti UE per fornire indicazioni all’Azione 1.

Strategia 14. Monitorare costantemente le tendenze e gli sviluppi internazionali nel settore del turismo e dello sviluppo sostenibile per garantire che le isole maltesi rimangano all’avanguardia nello sviluppo e nei cambiamenti innovativi.

Obiettivo. Seguire le migliori pratiche internazionali in materia di sviluppo e gestione del turismo sostenibile, in modo da garantire che Malta progredisca come destinazione che pone un’elevata enfasi sull’innovazione sostenibile nella sua offerta e nel suo approccio turistico, con l’obiettivo finale di diventare un esempio leader di tali pratiche entro il periodo di validità di questa strategia (2030). 

Obiettivo 1. Creare una struttura dedicata alla ricerca e allo sviluppo del turismo con il compito principale di monitorare, valutare e adattare le principali tendenze e innovazioni dello sviluppo turistico al contesto di Malta.

Azione 1. Creare un’unità dedicata all’interno dell’Osservatorio del turismo di Malta per attuare l’obiettivo 1.

Obiettivo 2. Mantenere una partecipazione attiva ai forum internazionali che si occupano di innovazione ispirata alla sostenibilità.

Azione 1. Mantenere una partecipazione attiva ai forum internazionali che si occupano di innovazione ispirata alla sostenibilità.

Obiettivo 3. Valutare i progressi compiuti attraverso la creazione di un indice di innovazione sostenibile nel settore del turismo.

Azione 1. Sviluppare un indice di innovazione sostenibile nel turismo per Malta.

Azione 2. Monitorare l’orientamento del confronto che scaturirà dall’Indice.

Obiettivo 4. Fornire informazioni e consulenza al Ministero del Turismo, all’Autorità Turistica di Malta e ad altri Ministeri e Agenzie competenti sugli sviluppi e i cambiamenti internazionali per garantire che il Paese rimanga all’avanguardia nello sviluppo innovativo sostenibile.

Azione 1. Presentare un rapporto biennale sui risultati di questa strategia alle Parti dell’Obiettivo 4. 

Obiettivo 5. Organizzare regolarmente eventi di settore per sensibilizzare, consigliare e motivare i regolatori e gli operatori in termini di sviluppi, cambiamenti e opportunità rilevanti per il successo di questa Strategia.

Azione 1. Presentare regolarmente i risultati ad alcuni stakeholder del settore. 

Gli esempi che ho voluto condividere sono diversi, ma entrambi interessanti. Queste destinazioni mostrano come sia diventato negli anni sempre più importante avere degli indicatori di riferimento per poter valutare in modo più oggettivo il percorso svolto. 

Sources

Sustinable Tourism Indicators  

Unione europea 2013 https://www.regioni.it/cms/file/Image/upload/2014/05_SistEurIndicatoriTur_Manuale_NB3213182ITC.pdf 

Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale  https://www.isprambiente.gov.it/en/istitute/index 

Case study – Sardegna 

An Assessment of the Implementation of the European Tourism Indicator System for Sustainable Destinations in Italy https://www.mdpi.com/2071-1050/10/9/3160 .

2016 https://www.arashotel.it/en/news-and-events-villasimius/sustainable-tourism-south-sardinia-is-at-the-top-in-europe/ 

https://ec.europa.eu/newsroom/growth/items/48731/en 

PROCEEDINGS OF THE INTERNATIONAL CONFERENCE ON TOURISM(ICOT 2013) 

Trends, Impacts and Policies on Sustainable Tourism Development. (pag 119)

https://www.researchgate.net/profile/Rita-Cannas/publication/299985794_STRATEGIES_AND_TOOLS_FOR_SUSTAINABLE_TOURISM_DESTINATION_MANAGEMENT_APPLYING_THE_EUROPEAN_TOURISM_INDICATOR_SYSTEM_IN_MALTA/links/5707b64c08aed09e916d1820/STRATEGIES-AND-TOOLS-FOR-SUSTAINABLE-TOURISM-DESTINATION-MANAGEMENT-APPLYING-THE-EUROPEAN-TOURISM-INDICATOR-SYSTEM-IN-MALTA.pdf 

Malta 2013 https://www.researchgate.net/publication/299985794_STRATEGIES_AND_TOOLS_FOR_SUSTAINABLE_TOURISM_DESTINATION_MANAGEMENT_APPLYING_THE_EUROPEAN_TOURISM_INDICATOR_SYSTEM_IN_MALTA  

Sustainable Tourism Challenges and Strategies in Malta https://archive.espon.eu/sites/default/files/attachments/ESPON%20PLW%20-%20Sustainable%20tourism%20challenges%20and%20strategies%20in%20Malta.pdf 

Malta’s National Tourism Policy 2021 – 2030 https://tourism.gov.mt/wp-content/uploads/2023/04/National-Tourism-Strategy-2021-2030.pdf 

Sara

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