Turismo gentile, gentilezza e kind tourism

Dicembre mi sembra un mese perfetto per  parlare di gentilezza, uno degli argomenti che meritano di essere nominati nelle liste di buoni propositi.

Inoltre è da poco trascorsa la Giornata Mondiale della gentilezza. Questa giornata si celebra il 13 novembre di ogni anno. Nel 2023 il 13 novembre è stato di lunedì e ha offerto l’opportunità di iniziare la settimana con atti di gentilezza e buona volontà.

Partecipare alla Giornata mondiale della gentilezza è un modo semplice ma d’impatto per fare la differenza nel mondo. Alcuni modi per partecipare sono:

  • Compiere atti di gentilezza: nel corso della giornata, compiere consapevolmente atti di gentilezza, come salutare e sorridere agli altri, aiutare un vicino, complimentarsi con un collega.
  • Diffondere positività: Condividete messaggi positivi ed edificanti sui social media per ispirare gli altri a essere gentili e compassionevoli. O almeno non contribuire alla negatività.
  • Offrire il proprio tempo per fare volontariato per un’organizzazione di beneficenza locale o un’organizzazione no-profit che si allinei con i vostri valori.

successivamente possiamo considerare di:

  • Fare una donazione a una causa benefica in cui si crede, che si tratti di aiuti umanitari, istruzione o assistenza sanitaria.
  • Insegnare la gentilezza: Educate i bambini e i giovani all’importanza della gentilezza e dell’empatia attraverso racconti o attività in classe.

 

Il turismo gentile diventa a tutti gli effetti nel 2020 una nuova forma di turismo consapevole, un approccio che porta il turista a lasciare il luogo che visita migliore di come lo abbia trovato: gentilezza come filosofia di vita, gentilezza come filosofia vacanziera, per provare a cambiare il mondo (in meglio) anche quando si viaggia.

Questo resta un approccio che non può generare confusione, in quanto, sia per le attività (siano essi operatori turistici o destinazioni) che per gli ospiti la parola gentilezza richiama gli stessi concetti e comportamenti: educazione, conoscere e seguire le regole, attenzione verso gli altri.

Se volessimo pensare a cinque regole del turismo gentile indicherei, per la mia esperienza sia come operatore che come turista:

  • Rispettare gli altri sui mezzi pubblici (anche se noi stiamo viaggiando ci sono persone che vanno o rientrano dal lavoro).
  • Cedere il posto a persone con difficoltà motoria.
  • Cambiare i nostri piani di visita, se le condizioni non lo permettono
  • Rispettare l’ambiente naturale, rurale e urbano che stiamo visitando. Non gettiamo niente per terra o in acqua, né a piedi, né dal finestrino.
  • Provare a sorridere di più agli altri e scambiare qualche gesto cordiale come dire buongiorno.

Kind Traveler fondato da Jessica Blotter, è una piattaforma di prenotazione che permette ai turisti di prenotare il soggiorno e di effettuare una donazione verso una no profit locale, ottenendo così uno sconto sul soggiorno. E’ una visione un po’ diversa di gentilezza e, seppur interessante, non credo sia ciò che può cambiare la mentalità delle persone.

Ho collaborato con Visit.org alcuni anni fa e inizialmente anche il loro approccio era simile, ma la comunicazione era più correttamente focalizzata sul give back, percui la restituzione alla società tramite esperienze svolte con no profit, generalmente di volontariato.

Io credo invece, che la gentilezza sia altro, che ormai si sia un po’ persa, come la buona educazione e che entrambe vadano insegnata a scuola.

Fonti

Sara

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